Come fare a salvare i nostri risparmi – prima parte

difendere_investimento.jpgBen ritrovato, oggi ti voglio parlare di un argomento che sarà sicuramente di tuo interesse..
Dieci domande e risposte sui tuoi risparmi. Le garanzie a tutela dei conti correnti

1) Che succede alle obbligazioni nel mio portafoglio? Quali rischi corro?
Sia i titoli di Stato che le obbligazioni societarie in questi giorni hanno subito forti oscillazioni di prezzo e di rendimento. Le quotazioni sono scese e i rendimenti sono saliti e questo movimento è direttamente proporzionale alla sfiducia che il mercato prova verso i rispettivi creditori. Le altalene più pericolose sono toccate ai prestiti bancari, finiti di nuovo nel centro del mirino, e ai debiti pubblici dei Paesi più deboli. Facciamo un esempio: il decennale italiano, che qualche mese fa, in tempi relativamente tranquilli, poteva valere un paio di punti sopra la pari e rendere poco più del 3,7%, oggi vale 98-99 e rende il 4,30%. Molto peggio è andata ai titoli greci, che sulle scadenze biennali sono schizzati fino a rendimenti del 17% che corrispondono a quotazioni molto sotto la pari (70-80). Che fare? Capitalizza le perdite solo chi vende. Chi mantiene i titoli in portafoglio continua a incassare le cedole e ad avvicinarsi alla scadenza naturale dei suoi titoli che rimborseranno il capitale.

2) Quali sono gli impieghi più sicuri per chi vuole investire oggi nuovo denaro?
La sicurezza in Europa è oggi rappresentata dal bund tedesco, che rende il 2,60 per cento lordo, e, in subordine, dalla Francia e dalla Finlandia. I titoli di questi Paesi hanno il giudizio di affidabilità più solido e quindi i prezzi più elevati e i rendimenti più bassi. Negli ultimi giorni l’eccesso di domanda (tutti ne vogliono, mentre vendono quel che non è ritenuto sicuro) ha ulteriormente spinto verso l’alto le loro quotazioni. Consigli per gli acquisti? Un po’ di certezza assoluta (bund e titoli francesi) con scadenze non lunghissime (da due a cinque anni), ma anche qualche Btp casalingo che rende un poco di più senza esporre a rischi eccessivi. Sempre privilegiando le scadenze brevi e magari utilizzando anche il Ctz 2012 appena messo sul mercato, uno zero coupon che rende poco meno del 2 per cento lordo.

3) Titoli greci da evitare assolutamente? O valgono una scommessa?
Se il concerto dei ministri europei convincerà i mercati sulla solidità dell’euro, la situazione della Grecia, dal punto di vista di chi investe, nei prossimi giorni potrebbe cambiare un poco. Certo anche se le prossime ore annunceranno l’inizio di un faticoso ritorno verso la serenità, riempirsi il portafoglio di titoli di Atene non sarebbe comunque una buona idea, nemmeno per chi ama rischiare molto. Ma una piccola diversificazione sul debito greco (il 3-5% del portafoglio) potrebbe rivelarsi un corroborante del rendimento nel momento in cui i titoli recuperassero terreno in vista del salvataggio già deciso.

4) L’inflazione è una minaccia? È vero che i prezzi sono risaliti?
È vero. L’ultima rilevazione dell’Istat ha registrato un aumento del costo della vita dell’1,5%, mentre da parecchi mesi si viaggiava intorno all’1%. O anche sotto. In realtà, in questo momento, la minaccia inflazionistica sembra lontana. Gli strumenti per difendersi dal caro vita, però, in questi giorni hanno patito ingenti diminuzioni di prezzo. Ecco perché, in un’ottica di lungo periodo e con l’idea di mettere in portafoglio una sorta di polizza per un futuro piuttosto incerto, potrebbe essere interessante valutare l’acquisto con sconto sul prezzo di Btp agganciati all’inflazione o corporate bond legati ai tassi.

5) E gli investimenti azionari? Come difendersi dal crollo delle Borse?
Da inizio anno Piazza Affari ha perso il 17,5% e altre Borse addirittura il 20%. Ma i minimi di marzo 2009 sono ancora lontani. La volatilità è cresciuta molto e i titoli più colpiti sono quelli delle banche. Che cosa fare? Chi ha investito con gestioni e portafogli che guardano avanti per un pò di anni dovrebbe evitare di vendere, accollandosi così le perdite. Chi invece vuole approfittare del momento per comprare a quotazioni molto inferiori rispetto a qualche mese fa deve tenere conto che nei momenti di sfiducia sono i titoli più difensivi a patire meno oscillazioni, come quelli delle utilities e dei beni di largo consumo.

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Scritto da Giuditta Marvelli e Massimo Fracaro

Fonte www.corriere.it

Cosa sono i Fondi Comuni di Investimento (parte 2a)

fondicomunidinvestimentopt2.jpgGentilissimo lettore, dandoti il benvenuto nel mio blog oggi voglio continuare a parlarti dei fondi comuni di investimento. Questo ariticolo è il continuo di quello pubblicato precedentemente e se non lo hai ancora letto ti invito a cliccare QUI. Se sei arrivato qua in cerca di un tuo futuro investimento, voglio presentarti una società con nome Tradingmatica. Qui sono sicuro che puoi trovare la soluzione migliore per il tuo prossimo investimento. Grazie a Trading System automatici in grado di sfruttare il mercato in diverse condizioni, è possibile speculare sia al rialzo sia al ribasso. I sistemi messi a disposizione sono numerosi e per diversificare il tuo investimento operano su diversi mercati. Grazie a combinazioni consigliate, divise a seconda del capitale a disposizione, puoi trovare la soluzione giusta per te. Vuoi sapere quanto può rendere il tuo capitale? Clicca QUI e richiedi gratuitamente una soluzione personalizzata. Una persona di fiducia sarà a tua disposizione per qualsiasi tua domanda. Cosa aspetti? Scegli l’operatività automatica e certificata..QUI

La sottoscrizione ad un fondo, può avvenire in due modi:

  • Tramite un unico versamento (denominato PIC) effettuato all’atto d’iscrizione nel fondo, unicamente firmando un contratto per l’importo che si ritiene più opportuno.
  • Oppure, tramite una serie di versamenti (denominati PAC) definiti alla sottoscrizione, si decide l’importo totale e la scadenza ultima.

Di solito si entra nel fondo con una cifra iniziale che può essere bassa e contemporaneamente, si programmano i versamenti in funzione del programma d’accumulo. Dal mio punto di vista, i PAC con i loro versamenti periodici, riducono il rischio di volatilità dell’investimento, inoltre un acquisto effettuato in diversi momenti, distribuisce il rischio sul prezzo medio d’acquisto. Al contrario, un unico acquisto concentra il rischio nell’unico prezzo iniziale.

Diverse persone affermano che i fondi comuni d’investimento sono gratuiti, sarà vero? Proviamo ad analizzare i costi diretti e indiretti (non uguali per tutte le emittenti), ai quali si va incontro al momento della sottoscrizione (fonte dei dati Assogestione).

  • Commissioni di sottoscrizione: sono pagate al momento della firma, ma sono ammortizzabili nel corso degli anni e la loro incidenza decresce con la permanenza nel fondo. Le commissioni di sottoscrizione, solitamente previste in alternativa a quelle di vendita, costituiscono la remunerazione della rete di vendita. Sono calcolate come percentuale dell’investimento iniziale secondo un sistema a scaglioni che prevede percentuali più basse per versamenti più elevati e viceversa. Generalmente possono variare tra il 2% e il 4%, sulla somma da investire. Esistono anche dei fondi che non applicano commissioni di sottoscrizione, i cosiddetti fondi “no load”, che in ogni modo..continua..

Cosa sono i Fondi Comuni di Investimento (parte 1a)

fondiinvestimento.jpgGentilissimo lettore, dandoti il benvenuto nel mio blog oggi voglio parlarti dei fondi comuni di investimento. Prima di iniziare l’articolo e se sei arrivato qua in cerca di un tuo futuro investimento, voglio presentarti una società con nome Tradingmatica. Qui sono sicuro che puoi trovare la soluzione migliore per il tuo prossimo investimento. Grazie a Trading System automatici in grado di sfruttare il mercato in diverse condizioni, è possibile speculare sia al rialzo sia al ribasso. I sistemi messi a disposizione sono numerosi e per diversificare il tuo investimento operano su diversi mercati. Grazie a combinazioni consigliate, divise a seconda del capitale a disposizione, puoi trovare la soluzione giusta per te. Vuoi sapere quanto può rendere il tuo capitale? Clicca QUI e richiedi gratuitamente una soluzione personalizzata. Una persona di fiducia sarà a tua disposizione per qualsiasi tua domanda. Cosa aspetti? Scegli l’operatività automatica e certificata..QUI

I fondi comuni d’investimento possono soddisfare le esigenze tanto del piccolo risparmiatore quanto della grande istituzione e sono per questo un prodotto finanziario universale. In funzione del piccolo risparmiatore, i fondi comuni possono essere considerati un passaggio intermedio tra l’investimento in titoli di stato e l’investimento diretto in borsa. I fondi di investimento sono dei mezzi di investimento di natura finanziaria (Organismi di Investimento Collettivo del Risparmio, OICR che raccolgono il denaro di risparmiatori, affidandone la gestione ad una società di gestione del risparmio (SGR).

I fondi garantiscono diversi vantaggi, per esempio:
– La possibilità di diversificare agevolmente il portafoglio anche con un patrimonio di contenute dimensioni. Permettono una diversificazione sia all’interno di una stessa classe d’attività, sia scegliendo tra prodotti diversi;
– Si può investire in qualsiasi mercato – non solo su quello dei preziosi, per lo studio del quale rimandiamo comunque all’area relativa sul nostro sito – e in qualunque settore finanziario;
– Acquistando un fondo d’investimento ci si affida a degli esperti del settore. E’ quindi possibile, compatibilmente con la nostra propensione al rischio, investire in un mercato non conosciuto, sopperendo ai problemi di complessità e costi elevati, che normalmente questo comporta;
– Si elimina il problema degli elevati investimenti presenti nell’acquisto di azioni. In effetti, per un piccolo investitore poter comprare titoli azionari direttamente sul mercato richiede una somma di denaro a volte cospicua, derivata dalla quantità minima d’acquisto. Dovendo diversificare per abbassare il rischio sugli investimenti in azioni, bisognerà come minimo, possedere capitali importanti;
– Indipendentemente dalla tipologia di fondo tutti i partecipanti hanno gli stessi diritti: i guadagni o le perdite dal momento che il fondo non garantisce un rendimento certo (a meno di alcune tipologie particolari di prodotti), sono in proporzione al numero di quote in possesso;
– Il fondo comune a differenza dell’investimento in azioni è caratterizzato da controvalori bassi e dalla possibilità tramite i PAC di poter investire periodicamente cifre notevolmente contenute. Sarà per ciò possibile risolvere contemporaneamente la necessità di investire piccole cifre e la possibilità di diversificare il proprio portafoglio..continua..